martedì 20 novembre 2012

Mckayla Maroney - Come sono andate realmente le cose


Dopo la finale olimpica molti hanno criticato Mckayla Maroney per la sua non-sportività, per la sua smorfia NOT IMPRESSED sul podio olimpico, molti hanno addirittura affermato che Mckayla serbava rancore verso Sandra Izbasa. Non sempre le cose sono così come possono sembrare, dietro le quinte di ogni gara c'è tutto un mondo che noi ignoriamo. Ecco come sono andate veramente le cose, Mckayla svela il "dietro le quinte" della finale olimpica al volteggio in un'intervista:


Giornalista: “E’ stato bello quanto hai parlato un po’ di settimane fa subito dopo la tua esperienza nella finale al volteggio sulla medaglia e la tua esperienza con Sandra Izbasa, vuoi dirmi qualcosa di più a riguardo?”


Mckayla: “Certo, assolutamente. Semplicemente molti non sapevano cosa è successo veramente, e come potevano, loro non erano vicino a me come il mio coach o come lo erano le mie amiche che possono dire veramente che è successo. Subito dopo il mio arrivo al secondo volteggio il mio allenatore ha detto “Hai appena perso la medaglia d’oro”. Non me lo stava rinfacciando, mi stava facendo capire che era successo, perché io volevo soltanto sperare “forse ce l’ho fatta, anche se sono caduta”, ma mi stava solamente informando che non mi dovevo sovreccitare perché ormai era andata, quindi dopo che me l’ha detto ero distrutta, è stato molto triste e molto duro sapere che avevo fallito alle Olimpiadi. 
Poi Sandra è venuta da me e io non sapevo neanche che stava succedendo, penso che lei stesse cercando di abbracciarmi, che tutti stavano cercando di abbracciarmi, ma io volevo solo vedere che stava succedendo, qual era il mio punteggio e come mi ero piazzata; lei è venuta subito dopo aver vinto l’oro a dirmi “mi dispiace” e io “no no no, non ti deve dispiacere, chiunque prende la medaglia d’oro merita la medaglia d’oro”, voglio dire ovviamente se non fossi caduta non sarebbe andata così ma non diciamo SE, io odio questa parola e odio il SAREBBE ANDATA, non è successo, è nel passato e ora è il futuro, le cose succedono per un motivo, mi hanno chiesto come sarebbe stato se avessi vinto la medaglia d’oro…non mi chiedete SE, chi se ne importa, non è successo! 
Ma ora posso di più guardare alle prossime Olimpiadi e Mondiali, e molti mi hanno chiesto “vuoi tornare alle Olimpiadi perché sei caduta?” e io ho detto “no, voglio tornare perché amo la ginnastica, ho fatto tutto quello che volevo fare e perché è magnifico, è stata la più bella esperienza della mia vita, prendere parte alla squadra Olimpica e gareggiare per il tuo paese è la più bella sensazione del mondo. Vorrei anche fare il corpo libero (non sono solo la ragazza del volteggio che molti pensano che io sia), posso fare anche gli altri attrezzi!
Questo è più o meno quello che è successo, sai c’è stata anche molto teatro su questa cosa sul fatto della mia espressione facciale Not Impressed, dopo tutte queste interviste dove ho provato a spiegare che è successo veramente e come mi sono sentita perché molte persone hanno solo pensato che io fossi poco rispettabile all’inizio. La cosa che mi piace di più è che sono una buona motivatrice, non sono mai stata la persona che voleva che qualcuno sbagliasse, voglio che tutti facciano sempre del loro meglio e chiunque gareggi al suo meglio dovrebbe essere il migliore…non so se questo ha senso ma non augurerei mai il male a nessuno e con Sandra siamo veramente buone amiche. Siamo state nel pullman insieme al ritorno e abbiamo dovuto fare il test anti-doping insieme dopo la finale al volteggio (perché abbiamo avuto la medaglia d’oro e d’argento e volevano essere sicuri che non ci fossero droghe ne niente). Noi eravamo sul bus e io dovevo tremendamente fare pipì, dato che abbiamo bevuto l’equivalente di sedici bicchieri d’acqua, e siamo rimasti un’ora bloccati nel traffico sulla strada di ritorno per il villaggio, quando siamo arrivate io e lei siamo scattate nel bagno e non potevamo neanche camminare dritte perché dovevamo terribilmente andare in bagno, abbiamo dovuto gettare via le tute e le borse perché stavamo morendo e siamo corse insieme nel bagno e lei ha mantenuto la mia roba perché non riuscivo neanche a tenermi dritta in piedi…Moltissime persone non sanno cosa c’è dietro le quinte, noi due siamo davvero buone amiche e sono molto felice che lei abbia avuto la medaglia d’oro, perché queste sono le sue ultime Olimpiadi e  quindi sono molto felice per lei perché io invece non ho finito, ho ancora un sacco di cose da fare e non ho rimpianti, ho fatto del mio meglio e questo è ciò che conta.”


Grazie di cuore ad Alessia e Simona Covino, amministratrici della pagina Fb 
Gymnastics *Flying without wings* 
per la traduzione dell'intervista.

Ecco il video dell'intervista:
http://www.gymnastike.org/coverage/249714-The-Fierce-Five-after-London/video/662630-McKayla-Maroney-reveals-what-really-happened-after-the-Olympic-vault-final


mercoledì 7 novembre 2012

Grandi Ginnaste, Grandi Persone


La ginnastica non è solo un esercizio alla trave, al corpo libero, alle parallele o al volteggio.
La ginnastica non è solo allenamenti massacranti. 
Ginnastica non è solo una ginnasta che indossa dei bei body, trucco con brillantini, elastico abbinato al body, che fa il suo bell'esercizio, riceve gli applausi dal pubblico e torna a casa con la sua meritata medaglia.
La Ginnastica è molto di più.
Ginnastica è una madre che è sugli spalti a tifare per il proprio figlio, quella madre che l'ha accompagnato ogni giorno in palestra, che ha curato i calli alle sue mani, che l'ha consolato quando era giù, quando un'infortunio sembrava la cosa più brutta che ci potesse essere. Quella madre che è con il fiato sospeso quando sua figlia è sulla trave, che tira un sospiro di sollievo quando la figlia completa l'uscita a parallele senza cadute. Quella madre che si mette le mani alla testa quando la figlia fa l'errore della sua vita alla finale olimpica, ma che nonostante tutto sarà sempre fiera di lei, per lei sarà sempre la migliore ginnasta al mondo, comunque vada.


Ginnastica è un'allenatore che è sempre stato presente nella vita delle sue ginnaste, le ha praticamente viste crescere, le ha insegnato tutto quello che poteva, le ha prese in braccio al volo quando cadevano dalle parallele, che le ha sempre motivate a continuare, a rialzarsi dopo un'errore e a non arrendersi mai.
Quell'allenatore che dopo ogni esercizio abbraccia con aria fiera la sua ginnasta, che abbia fatto un buon esercizio o meno, che si commuove quando la sua ginnasta raggiunge un traguardo importante, che la sostiene anche quando non raggiunge il traguardo sperato. Quell'allenatore che la consola quando non è stata convocata nella squadra olimpica, quando lei piange perchè sa che dovrà abbandonare le competizioni per sempre.


Ginnastica è anche la compagna di squadra, che da un in bocca al lupo alla sua amica prima di un esercizio, che durante l'esercizio la incita , e a fine esercizio la abbraccia. Quella compagna che è sempre stata agli allenamenti con lei, che ha condiviso gioie e dolori,  speranze e sofferenze, le è sempre stata vicino anche quando ha cambiato palestra, e quando finalmente sono state entrambe selezionate nella squadra nazionale era come se quegli anni di distanza non fossero passati. Quella compagna che le tiene le gambe quando si fa il potenziamento addominale, che le asciuga le lacrime dopo una gara andata male, che le stringe la mano sul podio. Quella compagna di squadra che nonostante la sua amica si sia qualificata e lei no, è contenta per lei, tifa per lei e quando prende una medaglia è come se l'avesse presa anche lei.


Ginnastica è quella ginnasta che dopo una caduta si rialza come se nulla fosse successo, che sorride dopo un'esercizio andato male, che è contenta, anche se ha mancato la medaglia per un soffio perchè in fondo quello che conta è dare il meglio di se stessa. Quella ginnasta che abbraccia una sua rivale, anche se si è guadagnata una medaglia a cui lei tanto ambiva, che accetta la sconfitta, anche se questa è dovuta ad un'errore dei giudici, o ad un insulsa regola. Ginnasta che anche se ormai è arrivata alla fine della sua carriera, sorride ripensando ai tempi andati, quando era una delle prime, quando aveva quella medaglia al collo, e si rende conto di non aver nessun rimpianto, di essere felice per come è andata.


La ginnastica è tutto questo e molto di più. 
Nella ginnastica si riconoscono persone fantastiche. E noi fans dobbiamo ringraziarli, perchè loro sono quelli che ci fanno commuovere, ci fanno sorridere, ci fanno piangere, esultare.


Vorrei fare un ringraziamento particolare a:
Sandra Izbasa, che ha abbracciato McKayla Maroney durante la finale del volteggio, come per dirle mi dispiace di aver preso l'oro che spettava a te. La stessa Izbasa che dopo il corpo libero andato male non ha smesso di sorridere.
Martha e Bela Karolyi, Milhai Brestyan, Valeri Liukin, Bill Strauss, Liang Chow, Enrico Casella e tanti altri che hanno sempre sostenuto le loro ginnaste e che continuano a farlo.
Nastia Liukin, che ha reagito con maturità dopo la delusione degli Olympic trials.
Alyia Mustafina, Jordyn Wieber e Aly Raisman, che alle olimpiadi hanno dimostrato di avere una grande sportività.
Kyla Ross e McKayla Maroney, amiche per la ginnastica.
E tanti altri.
E voglio farlo con questo video: